
La Pequod (il nome della baleniera di Achab) si trasforma, preso il mare, in un microcosmo, in una medievale allegoria dell’uomo, del suo destino, delle sue scelte, o addirittura, in un riassunto della storia dell’uomo.
Achab nella sua determinazione a lottare, sino all’autodistruzione o al sacrificio, per conoscere la verità assoluta (perché questo è il senso della sua caccia alla balena) scopre, per tutti noi, il limite fatale della sua follia che sta nella superbia che è il peccato dei peccati.
La grande drammaticità, la grande bellezza della figura di Achab nasce da questo: che la tragedia di Achab è quella stessa dello scrittore e insieme quella stessa dell’uomo.
Non solo, ma un nuovo grado di intensità vi si aggiunge per noi moderni, e ciò perché questa tragedia è quella stessa dell’uomo moderno.
15 Gennaio · 01 Febbraio 2013
dal 15 al 18 gennaio; dal 23 al 25 gennaio; dal 29 gennaio al 1° febbraio 2013 ore 10.30
domenica 27 gennaio 2013 ore 11.00
MOBY DICK
testo liberamente ispirato al Moby Dick di Herman Melville
tecnica: teatro d’attore
età consigliata: 11 – 14 anni
durata: 70’