UNA CITTA' A MISURA DI BAMBINO

11 MAGGIO -RIONE ESQUILINO

Immaginate cortili condominiali pieni di bambini che giocano e di biciclette. Immaginate di rallentare il traffico, di sostituire il più possibile gli spostamenti in auto con quelli a piedi, in bici, con i bus pubblici o con i servizi di auto condivisa. Sono otto anni che il quartiere Esquilino di Roma si anima a festa, per un giorno, per ospitare la manifestazione «Una città a misura dei bambini», che quest’anno si terrà sabato 11 maggio nei cortili della Scuola Federico Di Donato e nella strada adiacente.  La manifestazione è dedicata a uno dei bambini della scuola: si chiamava Mark Christian Matibag, aveva dieci anni, è stato investito sulle strisce pedonali mentre andava a scuola a giocare a minibasket, domenica 10 luglio 2005.



Le attivissime associazioni del Rione hanno deciso di ricordare Mark ogni anno con una giornata di sport e di gioco per tutti i bambini del quartiere. Ma la giornata è stata sempre anche l’occasione per riflettere tra i cittadini e le istituzioni su come i bambini vivono nella città di Roma e nel Rione. In questi otto anni l’iniziativa ha portato migliaia di bambini per strada a giocare e manifestare la loro gioia, ma dal punto di vista della mobilità e della sicurezza delle strade nulla è cambiato: Roma e il quartiere Esquilino sono ancora luoghi nei quali le esigenze di gioco e di spostamento autonomo dei bambini non sono prese in considerazione e dove la sicurezza per strada non è garantita.

Camminare e pedalare

Quest’anno l’evento capita in occasione della Second UN Global Road Safety Week, tra il 6 e il 12 maggio, che vuole portare appunto l’attenzione sulla sicurezza dei pedoni che costituiscono il maggior gruppo a rischio di morte, lesioni e disabilità sulla strada, e a pochi giorni dalla Manifestazione nazionale della Rete per la Mobilità Nuova alle quale ha aderito l’associazione Genitori Scuola Di Donato.

La #MobilitàNuova ruota attorno a quattro perni – l’uso delle gambe; l’uso delle bici; l’uso del trasporto pubblico locale e della rete ferroviaria; l’uso occasionale dell’auto privata (sostituita in tutti i casi in cui è possibile da car sharing, car pooling, taxi) – e modifica lo spazio pubblico e la sua destinazione d’uso, rafforza i legami comunitari tra le persone e tra le persone e il luogo dove vivono, studiano e lavorano, stimola un’economia agroalimentare basata sul chilometrozero, crea lavoro stabile, contribuisce a far crescere la percezione di sicurezza attraverso strade e piazze più vissute e frequentate. In altre parole rende le città e il territorio più bello e migliora la qualità della vita.

Città a misura di bambini per informazioni clicca qui

Durante l’evento, e via web attraverso la petizione che trovate QUI, verranno raccolte le firme per ribadire ai futuri amministratori del Municipio e della Città i «Dieci punti per ‘una città a misura dei bambini»: istituire il limite dei 30 chilometri all’ora ovunque nel Rione tranne nelle principali vie di scorrimento (dove vanno previste corsie preferenziali per bici). Effettuare tutte le misure di contenimento e rallentamento del traffico e far rispettare il limite; contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle corsie ciclabili); chiudere al traffico le strade delle scuole; ove non possibile istituire i limiti di 7 km/h e favorire la mobilità autonoma dei bambini a scuola attraverso tutte le iniziative di messa insicurezza delle strade (allargamento marciapiedi, rallentatori del traffico, rotonde invece di semafori), ma anche segnaletica orizzontale e verticale (precedenza assoluta agli utenti deboli della strada, obbligo di procedere a passo d’uomo per i mezzi motorizzati); aprire i cortili condominiali al gioco e alle bici tramite norme apposite (delibere, regolamenti di polizia municipale, o altro); favorire l’istituzione di gruppi per la mobilità nelle scuole composti da bambini e adulti per organizzare bicibus e pedibus con volontari nonni e genitori; promuovere la mobilità nuova e la pratica sportiva attraverso campagne di sensibilizzazione, iniziative pubbliche, corsi di educazione; ristrutturare i pochi impianti sportivi pubblici esistenti nel rione, per permettere lo svolgimento delle attività sportive di bambini, adolescenti, ma anche adulti e anziani; investire nella manutenzione degli spazi pubblici e del verde (giardini, percorsi sicuri, parchi archeologici, ecc. . . . .), favorendo la realizzazione di orti e giardini curati dai cittadini; recuperare gli enormi spazi pubblici (nelle scuole ed in altri edifici pubblici) affinchè attraverso l’associazionismo possano diventare centri di aggregazione, di discussione, di buone pratiche di cittadinanza dei residenti; ristrutturare e aprire le scuole ovunque almeno oltre l’orario scolastico e nei fine settimana per garantire il gioco, lo studio, le attività sportive e culturali a tutti i bambini di tutte le provenienze e estrazioni economico-sociali.




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