Dal 5 luglio al 31 agosto lo storico monumento, situato nel comune di Santa Marinella, riapre al pubblico: il sito archeologico era rimasto chiuso per dieci anni, per i lavori di restauro costati all’allora Provincia di Roma ben 8 milioni di euro. Finito l’intervento quasi due anni fa, la Regione si era ritrovata con un’immobile spettacolare ma di difficile apertura.
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FINO AL 31 AGOSTO
LA STORIA DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA
Il Castello di Santa Severa a Santa Marinella è un posto straordinario, un bene ricco di fascino, storia, arte e archeologia che affonda le sue radici ai tempi dei Romani. Sorge infatti nell’area dell’antico sito di Pyrgi, la città portuale romana fondata tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C. Secondo il parere degli storici il castrum di Pyrgi, che significa ‘torre’, è stato abitato senza interruzioni fino alla tarda antichità, almeno fino al IV – V sec. d.C.
La storia. A cavallo tra il X e l’XI secolo i conti della Tuscia fecero costruire proprio in quest’area un fortilizio dedicato alla giovane Severa, che era stata martirizzata nel 660 in un luogo poco distante. Il Castello vero e proprio, invece, nasce nel XIV secolo. Il borgo si è formato man mano con varie fasi di edificazione nel corso del XV e del XVI secolo.
Appartenuto nel tempo a diverse nobili famiglie romane per ben cinquecento anni, dal 1482 al 1980, il Castello è stato un possedimento dell' Ordine del Santo Spirito. Tra il Cinquecento e il Seicento è stato il luogo di sosta e di soggiorno di molti papi: tra questi Gregorio XIII, Sisto V e Urbano VIII. Al periodo di massimo splendore raggiunto proprio nel Seicento, il Castello ha vissuto poi una lunga e lenta decadenza. Nel 1943 è stato utilizzato dai Tedeschi come postazione militare strategica.
I lavori di recupero degli ultimi anni. Hanno portato alla luce importanti scoperte archeologiche come un tratto di mura poligonali databili III secolo a.C. e alcuni tratti di mura risalenti al XIII secolo.